mercoledì 30 ottobre 2013

Si torna a casa, per ora.

Oggi è il giorno della partenza, purtroppo...

Diciamo pure che negli ultimi tre giorni ce la siamo presa comoda, senza correre troppo ma cercando di vedere la Tokyo "da passeggiata", che forse forse è proprio la migliore.

Primo giorno ad Odaiba, isola davanti alla città che negli ultimi anni ha subito una trasformazione che l'ha portata a diventare un punto di riferimento per lo shopping, la cultura e l'intrattenimento. Da bravi turisti non ci siamo fatti scappare l'occasione di salire sulla ruota panoramica più alta del Giappone (o forse addirittura del mondo, non ho capito bene) da cui si gode una bellissima vista sulle zone di Tokyo più vicine al mare.
Abbiamo poi visitato un paio di centri commerciali (la cosa più diffusa in Giappone dopo il riso) e dopo una giornata di passeggiate siamo tornati in albergo. Cena con un ottimo tempura consigliatoci dalla nostra amica Aki e poi a nanna, pronti per la gita sul monte Fuji!

...peccato però che, visto il tempo orrendo, il monte Fuji ce lo siamo dovuti immaginare al di là della spessa coltre di nubi che bloccavano il paesaggio.

La gita organizzata a cui abbiamo partecipato ci ha fatto un po' capire come si svolgono le vacanze dei giapponesi in giro per il mondo: non interessa passare del tempo in un posto, basta dire che ci sei stato. Quindi infinite ore sul pullman per salire in un freddissimo rifugio pieno di negozi a 2000 metri (!!!), corsa per prendere un traghetto in mezzo ad un lago dove barche giganti a forma di papera portano ignari turisti nell'Ade, corsa per prendere una cabinovia che ci ha portato in cima ad un vulcano spento dove, vista la nebbia che non permetteva di vedere nulla oltre i cinque metri, scopriamo che l'unica cosa degna di nota era un vecchissimo videogioco anni 80, ed infine corsa nel traffico verso casa.
Accettate un consiglio: non prenotate con troppo anticipo tour del genere perché con il brutto tempo diventano davvero poco piacevoli!

Ieri, ultimo giorno, abbiamo passato la mattinata a fare le prove di chiusura valigie (forse ce l'abbiamo fatta), mentre il pomeriggio è passato nell'acquisto di qualche ultimo ricordino, gita e salita sulla bellissima Torre di Tokyo (una replica della Tour Eiffel, solo più alta) da cui gustare un bel gelato al mango e vaniglia guardando la città dall'alto, e una ulteriore salita sul palazzo del municipio di Tokyo, una vera chicca gratuita che permette di avere una vista dal 47 piano di uno dei palazzi più caratteristici della città. Ultima cena con curry ed ecco finito anche l'ultimo giorno.

Ora stiamo per uscire dall'albergo, sfrutto quest'ultima connessione internet per salutarvi, ringraziarvi dell'affetto con cui avete seguito questo nostro primo viaggio in Giappone e per dirvi che ci vediamo prestissimo in Italia!!

Daxx e Vale

domenica 27 ottobre 2013

Dove ci sono amici, c'è casa.

Eccoci ancora qui, dalla meravigliosa capitale dell'impero!

Finalmente abbiamo incontrato la nostra amica giapponese Aki, che vive a Tokyo e che ci ha aiutato a capire i menù di mezza città!

Scherzi a parte, essere dall'altra parte del mondo e trovare qualcuno a cui tieni è una cosa stupenda, ti fa venire voglia di fare amicizia con una persona in ogni paese per essere sicuro di non sbagliare...

Ah, forse avete sentito che ieri notte (per noi) c'è stato un terremoto piuttosto forte, almeno per i nostri standard: circa 7.1 di magnitudo. Il sottoscritto si è svegliato, rendendosi conto che qualcosa non andava, ma era stanco, ha dato la colpa ai troppi chilometri e dicendo "tanto nel caso muoio in un letto morbido" si è riaddormentato abbastanza alla svelta.
La mia signora, invece...
La mia signora è andata bellamente avanti a ronfare come se non ci fosse un domani, meravigliosamente inconsapevole dell'accaduto e pacifica come l'oceano.
Tanto di cappello, oh yeah!!

Ieri siamo stati nel quartiere che più volevo visitare da quando abbiamo organizzato questo viaggio: Akihabara, il quartiere elettronico! Si tratta della zona di Tokyo dove poter trovare in primis qualunque diavoleria elettronica, dai saldatori alle radio CB, dagli impianti audio ai sistemi di alimentazione usati di una Honda del 78... Ma è anche la zona  consacrata alla nobile arte dell'animazione e del fumetto giapponese, che come ben sapete tanto ci piacciono! Lo shopping è stato proficuo, mi sono dovuto frenare mille volte per motivi di disponibilità di spazio in valigia e di danari sulla carta di credito... Vabbè, vorrà dire che mi toccherà ritornare da queste parti!

Dopo pranzo abbiamo incontrato Aki che ci ha portato a visitare la zona della stazione di Tokyo, dove ogni palazzo ha già cominciato a prepararsi per il Natale con abbondanti lucine. E noi che ci lamentiamo dell'anticipazione del Natale dalle nostre parti!
Serata con Yakitori (spiedini di pollo) e scodellona di ramen (pasta con zuppa), poi tutti a casa a riposare!

Stamattina ci siamo trovati con la nostra piccola amica a Harajuku, quartiere coloratissimo e popolato da giovani che nei week end si trovano nei mille negozi alla moda della zona, travestiti come personaggi di fantasia o come se fossero usciti da un'altra epoca... In più oggi si è tenuta una sfilata di halloween, il che ha reso praticamente impossibile trovare a perdita d'occhio qualcuno "normale"... Davvero affascinante!

Affascinante è anche stato l'incontro con un negozio" tutto a 100 yen", dove abbiamo lasciato il cuore e mezzo portafogli. Sfiziosissimo!

Piccola nota di colore: mentre passeggiavamo in direzione del prossimo quartiere da visitare, mi sono trovato davanti alla filiale giapponese del Blue Note, celeberrimo locale di jazz con tre sole sedi al mondo: Tokyo, New York e Milano. Bene, da oggi posso dire di averli visti tutti! (sono soddisfazioni, signora mia!)

Dopo una camminata di troppi chilometri ci siamo trovati a Roppongi, un quartiere che è stato recentemente rivalutato inserendo nel medesimo contesto uffici, abitazioni, negozi, attrazioni e luoghi d'incontro. L'effetto, di grande d'impatto visivo, è davvero imponente e ben riuscito, bravi!

Abbiamo infine fatto tappa alla Torre di Tokyo, una replica della Torre Eiffel che fino all'avvento dello Sky Tree ha svolto lo scopo praticissimo di ripetitore per la televisione nella zona di Tokyo. Purtroppo i troppi grattacieli hanno bloccato il segnale in molte zone della città, rendendo così obbligatorio l'uso di una torre più alta. Comunque credo che nei prossimi giorni faremo ancora un giro su questa interessante costruzione!

Cena in un ristorante thailandese, davvero ottimo, non avevo ancora assaggiato la cucina di quel paese, molto buona!

Salutata Aki e dopo averle dato appuntamento in Italia il prima possibile, siamo tornati, molto stanchi, in albergo.

Domani andremo ad Odahiba, una curiosa isola artificiale nella baia di Tokyo dove mille divertimenti dovrebbero essere disponibili...
Vi faremo sapere.

Un abbraccio forte dal Giappone!!

Daxx e Vale

venerdì 25 ottobre 2013

Tokyo, questa sconosciuta.

Eccoci finalmente tornati nella capitale, la favolosa Tokyo! Questa città ha più abitanti di uno stato, è grande come una regione, ha quartieri che di fatto sono delle piccole città con le loro caratteristiche e particolarità.
Ieri siamo arrivati sotto una pioggia noiosa al nostro ultimo albergo, che in realtà è un minuscolo appartamento/monolocale con una piccola cucina. La giornata di ieri alla fine è andata via facendo un po' di spesa per la colazione, un bel lavaggio nella lavanderia a gettoni, un salto in centro per cenare e un pizzico di shopping per il dopo cena.
Dico "in centro" per intendere il centro del quartiere dove ci troviamo, Shinjuku, situato nella zona nord ovest di Tokyo e sede del municipio della città, municipio che è un doppio grattacielo di dimensioni ciclopiche. Questo quartiere è inoltre famoso per la sua vita notturna molto movimentata, noi al momento alla sera abbiamo però preferito mangiare qualcosa a casa: purtroppo il nuovo tifone, pur non causando tutti i disastri di quello di settimana scorsa, ha portato pioggia, vento e freddo, che non conciliano molto lo stare in giro!

Stamattina siamo stati nel quartiere di Shibuya, poco più a sud di Shinjuku, dove abbiamo visto l'incrocio più trafficato del mondo nonché la stazione della metropolitana più movimentata del pianeta. Lo spettacolo, pur in una giornata non eccezionale e in un orario non di punta è davvero impressionante: allo scattare del verde un fiume di persone si butta sulla strada da tutte le parti, è un movimento quasi ipnotico nella sua caoticitá...

Nel pomeriggio abbiamo invece visitato il quartiere di Asakusa (pronunciato senza la u, mi raccomando!) con due guide volontarie forniteci gratuitamente dal municipio di Tokyo. Grazie, municipio!
Le due guide, una simpatica signora di mezza età e un impeccabile pensionato, parlavano inoltre un discreto italiano, lingua che studiano e che conoscono per via di svariati viaggi nel nostro paese. Davvero particolare il quartiere di Asakusa, dove il passato e il futuro si mischiano in modo incredibile: troviamo infatti alcuni dei templi più grandi della città, centinaia di piccole botteghe dedicate alla vendita di prodotti per la casa... E, poco distante, lo Sky Tree.

Le foto purtroppo non rendono l'idea di quanto mastodontica sia questa torre la cui costruzione è terminata solo l'anno scorso. Si tratta del secondo edificio più alto al mondo, con due terrazze panoramiche poste a 350 e a 450 metri, da cui nelle giornate di bel tempo è possibile godere di una visione a 360 gradi di Tokyo e dintorni, fino al monte Fuji!

Oggi siamo andati per cercare di prenotare un biglietto per lunedì, quando il tempo dovrebbe migliorare, ma senza una carta di credito giapponese le prenotazioni sono impossibili. Uff! Ci toccherà andare lì e fare una bella oretta di coda, sperando di non doverne fare di più...

Domani ci troveremo con Aki, la nostra amica giapponese, che ci porterà a visitare qualcosa. Giuro, non so cosa.
Però so che domenica andremo ad una sfilata di Halloween nel quartiere di Harakuju, famoso per essere la terra natia delle mode più eatrose di questa pazza isola.

Vi lascio con qualche foto di ieri e oggi, ci sentiamo presto!

martedì 22 ottobre 2013

Kyoto scaccia Kyoto

Kyoto è una città davvero meravigliosa, con tantissime cose da fare e vedere... Talmente tante che in questi giorni non siamo riusciti ad avere un po' di tempo per scrivere qualcosa e rendervi partecipi delle nostre giornate!

Vi scriverò dunque, in ordine clamorosamente sparso, alcune delle cose che abbiamo visto in questi giorni...

Gion, il quartiere delle geishe. Una bellissima trappola per turisti, piena di negozi di oggettistica e cibo. Abbiamo anche avuto la fortuna di incontrare tre maiko, le apprendiste geishe, che passeggiavano. Sulla cima della collina dove sorge il quartiere abbiamo anche visto, purtroppo solo da fuori, il tempio Kiyomizu dera.

I templi buddisti gemelli Higashi e Nishi, e il castello dello shogun . Peccato che fosse una giornata piovosa, non sono riuscito nemmeno ad usare la reflex e ho pianto un sacco.
Il castello aveva una caratteristica interessante: uno dei primi allarmi anti intrusione della storia. In pratica il pavimento era fatto con un legno che, appena calpestato, emette un suono simile al canto di un uccello. Camminarci sopra insieme ad altre mille persone è come entrare in una voliera, davvero affascinante!

Il mercato coperto Nishiki, dove da brave fogne abbiamo mangiato i takoyaki (polpette di polipo) e le caldarroste giganti fatte al vapore, che sono buonissime e non sporcano le mani.

La città di Nara, antica capitale del Giappone (per ben 75 anni). Anche lì cervi sacri che girano indisturbati per il parco (e che ogni tanto non disdegnano di lanciare attacchi a vecchiette e bambini); abbiamo anche visto la più grande costruzione in legno del mondo e che contiene la più grande statua di bronzo raffigurante Buddha del Giappone, 437 tonnellate di peso per 16 metri di altezza. Un buddone simpatico!

Il Fushimi Inari, un santuario situato sulla sommità di un monte. Salita piuttosto ripida, ma allietata dalla particolarità di questo tempio: una sfilata di migliaia di torii rossi messi uno dopo l'altro, alcuni donati da privati e altri da aziende, dove ho esaurito anche la batteria e la memoria della reflex. Grandi parolacce, ve lo assicuro!

Il bosco di bambù di Arashiyama, dove una passeggiata di qualche minuto in mezzo a una selva di canne di bambù porta da un tempio ad un altro.

Oh, magari da quello che ho scritto non si nota, ma Kyoto è davvero PIENA di templi e santuari, da quelli più piccoli a quelli grandi come un paese.

Abbiamo provato qualche nuova prelibatezza locale, tipo i nikuman (ravioloni al vapore ripieni, molto buoni), lo shabu shabu (la versione orientale della bourguignonne), i marshmallow ripieni di cioccolato, la Fanta all'anguria, le patatine all'avocado e quelle al brie...

E stasera pizza da Salvatore Cuomo, in un locale divertentissimo dove i camerieri di tanto in tanto urlano frasi in italiano con un effetto esilarante!

Domani ultimo giorno a Kyoto, purtroppo pare pioverà, andremo alla pagoda d'oro
..e a fare shopping! D'altronde in Giappone o visiti templi o vai per negozi, le scelte sono queste!! (ovviamente non è vero)

Un abbraccio dal sol levante (che adesso è scendente perché è il tramonto), ci sentiamo quanto prima!

Daxx e Vale

venerdì 18 ottobre 2013

Di bombe, isole e italia

Minnasan, gumennasai!
(scusatemi tutti!)
Purtroppo ieri sera mi sono abbioccato prima di scrivere qualcosa, vorrà dire che oggi sarà una doppia puntata...
Come vi dicevo siamo arrivati ad Hiroshima, una bellissima città dove i bambini non ci guardano più come se fossimo degli alieni, ma solo come dei banali stranieri. Questa città ha infatti molti più turisti stranieri rispetto alla zona del Kyushu, forse per via delle interessanti attrattive...
Ieri abbiamo difatti visitato il museo della bomba atomica, un'esperienza davvero forte, che ti costringe a pensare a quello che è successo più di mezzo secolo fa ad una città che aveva l'unica colpa di ospitare una base per lo smistamento delle truppe.
Una cosa che mi ha colpito è che il giorno dopo lo scoppio della bomba atomica che ha distrutto quasi qualunque cosa nell'arco di chilometri, i cittadini di Hiroshima sono riusciti a riattivare la corrente elettrica. Il giorno dopo. E dopo tre giorni avevano rimesso in funzione tre linee tranviarie. Tre giorni.
Lo spirito di questa gente è incrollabile, come le mura di uno dei pochi palazzi rimasti in piedi dopo lo scoppio della bomba (prima foto).

Alla sera abbiamo deciso di provare una specialità locale: l'okonomiyaki. Sì tratta di una specie di frittata su cui si pongono i vari ingredienti, anche se abbiamo scoperto che la versione locale è una piadina con sopra del cavolo, della pancetta, della soia, degli spaghetti ed eventualmente altri ingredienti, il tutto ricoperto con una frittata, salsa di soia e prezzemolo. Giuro, un piatto delizioso, preparato e servito su una piastra calda che funge da bancone del locale. Meritevole oltre ogni dire! (seconda foto)

Stamattina sveglia presto, rotta per l'isola di Miyajima: una piccola isola poco distante dal porto di Hiroshima e famosa per i suoi templi, i suoi toori (dei portali di accesso ai luoghi sacri) (terza foto) e i cervi che girano indisturbati per le strade, cercando di rubare il cibo dalle borse dei turisti...
L'isola è un luogo delizioso, solo che essendo uno dei luoghi più famosi del Giappone era zeppo di ragazzi in gita scolastica, dalle elementari alle superiori!
Acquistando i souvenir del caso, Vale ha tentato di intavolare un discorso in inglese con una commessa, peccato che la suddetta non capisse una mazza, come la maggior parte dei suoi conterranei, e questo ha scatenato le ire della mia dolce metà, che approfittando della scarsa comprensione dell'italiano da parte degli astanti, si è lanciata in un leggiadro tour di improperi. Veramente comica, vi assicuro!
Scesa la marea siamo riusciti ad avvicinarci al toori principale dell'isola, davvero suggestivo... (quarta foto)
La Vale ha avuto un incontro piuttosto vivace con un cervo, che credeva di trovare cibo nella sua borsa e ha ben pensato di leccarsela per bene. Peccato, niente cibo, solo foto (quinta foto).
Stasera ancora okonomiyaki, ma da una tizio piuttosto singolare che, scoperta la nostra origine, ha preso da un taccuino una serie di frasi in italiano tipo "sei bella, amore mio" e si è professato amante del cinema italiano, tanto da mettere in sottofondo la colonna sonora de "la strada", il suo film italiano preferito; poco dopo è partita una selezione di pezzi musicali italiani, e devo dirlo: se mi avessero detto che ad Hiroshima, 10000 km da casa, avrei sentito Volare di Modugno canticchiata da un giapponese non ci avrei mai creduto!! Serata piacevolissima, comunque, anche perché ho provato la Coca Cola alla vaniglia (sesta foto) ed è buonissima, come quasi tutto quello che abbiamo provato finora.
E bravo il Giappone!
Domani si parte per Kyoto, la città giapponese con più templi che anime, spero di riuscire a trovare una buona connessione wifi e farvi sapere altri favolosi dettagli della giornata.
Ora tutti a dormire,
Oyasumi nasai!
(buonanotte!)